giovedì 5 aprile 2012

Syrenadelmaremosso I° Parte ( Isola Di Procida - Giovedì, 5 Aprile 2012 )






A Procida, un' isolotto situato nel golfo di Napoli, ogni anno, sopratutto a Paqua viene celebrata la " Processione Del Venerdì Santo ". La processione inizia all'alba dal monte della terra murata, un piccolo borgo antico sulle pendici di quello che fu un carcere. Tutti i partecipanti, a seconda delle frazioni dell’isola, si accingono a costruire dei carri che rappresentano, dai più articolati ai semplici, la vita terrena di Gesù fino alla sua sepoltura. È un’ evento che racchiude in sé storia e tradizionale sin dal 1629  organizzata dalla confraternita dei Turchini, detti così perché indossano abiti talari di colore celeste e bianco ricordando le vesti della madonna. Riporto alcune pagine dal mio diario di viaggio cartaceo in questo virtuale. Buona Lettura e Visione.


Giovedì, 5 Aprile 2012 


Caro Diario, quest’anno, anche se non era in programma, un carissimo amico, che frequento da pochi mesi, Scarlet LoveJoy, con cui si è creato un ottimo feeling amicale, mi ha esortata a seguirlo a Procida. L’avevamo organizzato da una settimana, infatti, il giorno della partenza ho avuto innumerevoli contrattempi causa degli orari della vesuviana e successivamente del traffico che ha quasi rallentato il transito del pullman sul quale era diretto al Molo Beverello ( Scarlet:  “ Syrenaaa, dove sei? Il vaporetto parte tra sette minuti! Ho fatto i biglietti per entrambi. Muoviti (!) sennò dobbiamo aspettare quattro ore al prossimo imbarco “ ). Ero appena scesa dal pullman in uno stato di panico frammisto a sudorazione ed imprecazioni, tanto che avendo visto il vaporetto, ormai distaccatosi dalla scaletta persi tutte le speranze sotto lo sguardo incazzoso di Scarlet che più di una volta, nei giorni addietro, mi aveva esortata ad essere puntuale alla partenza. Appena mi videro i marinai, gentilmente, ricollegarono la scaletta all’aliscafo e salimmo ringraziandoli del loro favore. L’aliscafo arrivò in tempo record. Non c’ero mai stata, anche se spesso la vedevo scorrere dinnanzi agli occhi quando in estate passavo le vacanze ad Ischia. Non sono rimasta affatto delusa se non dalla mancanza massiccia di discoteche, per fortuna almeno passo una vacanza in assoluto relax. Il tempo non era dei migliori e minacciava di temporale. Facemmo colazione in un bar adiacente al porto. In soli due giorni siamo riusciti a visitarla tutta facendo anche delle incursioni nei luoghi di crusing trovati tramite il mio cellulare collegato ad internet. Abbiamo prenotato all’Albergo Savoia, partendo dal porto con il pullman L2. Il costo della stanza a persona è di 45€ priva di colazione, pranzo e cena. In compenso ho mangiato alcune arance, in preda alla fame, dagli alberi disseminati in giardino. La stanza pareva uscita da un fumetto naif partendo dai copertini fino ai mobili, eccetto il bagno ultramoderno con tanto di phon. Una volta disfati gli zainetti siamo andati in giro per l’isola. Dapprima il tempo era mite, pranzando in un caratteristico ristorante, La Graziella, situato nel borgo dei pescatori, fino a guastarsi, con un’insistente pioggiarella e raffiche di vento. Gentilmente il ristoratore dette un giubetto per evitare assideramento, ero vestita estiva. Questo tempaccio si è intensificato fin sopra al Monte Della Terra Murata. Ero sotto gli occhi di tutti gli isolani maschi perché, avendo calzato un leggings, si vedeva la bambina, o meglio la forma del pene spuntare a destra, destando non poche curiosità dei ragazzi alla costruzione dei carri. Essendo molto sfacciata, passando dinnanzi ad un  paio di energumeni, che tra di loro sentivo chiaramente dei commenti allusivi, in compagnia di Scarlet, senza degnarli di uno sguardo, feci sentire a viva voce quanto fossero dei repressi ( “ Uhhh faccio chiacchierare più io che sta processione “ ). Zittirono all’istante, anzi qualcuno chiese qualcosa inerente una caramella ( “ Hai una caramella sfusa? “ ) distante dai gruppi di curiosi. Arrivammo alla rappresentazione storica della casa di Graziella, ubicata nel Palazzo della Cultura a Terra Murata narrata da una ragazza impacciata e disattenta ai molti passaggi storici imparati a memoria; spensi la digitale perché era andata in stand-by. E’ il racconto di un’ amore platonico tra Graziella e Alfonso de Lamartine, che attualmente non si sa nemmeno sia realmente esistita e in quale casa. Non a caso, proprio nei pressi del complesso degli Studi dell’Orientale, su questo promotorio, c’era un casa, tutta ristrutturata, ma che in realtà non era nemmeno la dimora di Graziella..e noi impegnati a fotografarla da tutte le angolazioni! Scendemmo nuovamente, dopo averla visitata da tutte le angolazioni, fino a passare nuovamente tra questi ragazzotti isolani incuriositi dalla mia bambina. Arrivammo in albergo esausti. Riposai meno di un’ora in preda ai brividi causa della pioggia che aveva inzuppato tutti gli indumenti tranne Scarlet che aveva un giubetto impermeabile; optai, prima di riposarmi, per una doccia calda. Non avevo nemmeno intenzione di scendere. Non volevo che Scarlet rimanesse da solo nel tragitto notturno. Racattai dallo zaino, quei pochi indumenti estivi ed inutili, visto il freddo penetrante, per un’escursione notturna nel borgo marinaro. Abbiamo cenato in un ristorante nei pressi del porto, Da Girone, ordinando due pizze. Ho ordinato la " Vivara " e Scarlet  " PozzoVecchio ". I nomi erano caratteristici dei luoghi dell'isola, ma a finale erano quelle che a Napoli vengono chiamate rispettivamente margherita e scaglie/prosciutto/rughetta. Abbiamo cenato al chiuso anche se il ristorante era gremito di persone che cenavano all'aperto, noi avevamo freddo; guardavamo la tv che dava sull’Isola Dei Famosi che alla fine non guardammo nemmeno il finale visto che ci intrattenemmo con la compagna ucraina del proprietario della pizzeria. Aveva quarant’anni ed aiutava il compagno procidano conosciuto quando faceva la badante alla sua mamma, insomma si sono piaciuti ed è scoccato l'amore. Arrivammo in albergo esausti ma paciosi.


Venerdì, 6 Aprile 2012


Caro Diario, ci siamo alzati alle quattro del mattino per guardare la processione speranzosi di incontrare nuovamente il muratore marocchino intento ad aggiustare una casa del molo dei pescatori. Bono da paura! Lo abbiamo incontrato ieri, dopo aver pranzato al ristorante La Graziella poco distante dal ristorante. Quando è uscito da quella porta che dava sulle scalinate Scarlet era intento a fotografare uno scorcio di panorama e questi mi ha letteralmente rapita il cervello pappandomelo visivamente, dapprima da sola e poi assieme fino ad esserne rapiti entrambi. Quasi volevamo fermarlo per chiedergli un recapito. Quella calce bianca dalle mani agli indumenti era erotico, penso di averlo sognato ieri. Ci siamo alzati prestissimo che già le strade erano illuminate dai lumini. Siamo nuovamente andati, ripercorrendo a ritroso dal molo dei pescatori sino al monte della terra murata, passando per i calcinacci rimasti dal muratore marocchino con la speranza disillusa ci fosse ad aspettarci a braghe abbassate ( !!! scherzo !!!  ). Da quel punto del monte della terra murata abbiamo fotografato tutti i carri, con elementi di decorazioni reali, pesci, frutta, pane, etc., per poi adagiarci sui muretti costeggianti la processione. In quel punto una cacata di gabbiano ha colpito Scarlet sul cappuccio della felpa. Me ne ero accorta facendogli una fotografia ( “ Ma cosa è sta chiazza bianca? “ ). Non è stato il solo ad essere colpito da queste bombazze fecali. Alla fine, contando i soldini in borsa, siamo nuovamente andati al ristorante La Graziella. Abbiamo ordinato in poco tempo colazione e pranzo, erano appena le 10am! Affamati di tutto, uomini compresi. Una giornata di sole bellissima rispetto ad ieri. Da lì in poi siamo andati al pozzo vecchio nei pressi del cimitero dove hanno girato alcune scene de " Il Postino " di Troisi. Non c’era nemmeno un’anima viva. Scarlet, ha avuto la brillante idea di girare uno sketch trash di una trans, cioè io, che chiede alle anime pie del cimitero dei consigli utili, invece, il tutto si ribalta in un battibecco esilarante!! Quando torno a Napoli devo inventarmi qualcosa che faccia ridere la mia carissima amica Stikyandsweetgirl per tirarla su di morale per divertire i nostri amici di facebook e non solo. Abbiamo ripreso le nostre cose e siamo arrivati al porto di procida, passando a piedi per scorci dell'isola incantevoli. Dopo un’ora con la nave siamo arrivati al molo Beverello a Napoli. Abbiamo approfittato di un dolce siciliano importato in una piccola pasticceria ubicata nel porto, per la prima volta ho mangiato la cassata rettangolare, è una specialità siciliana per mangiarla facilmente senza l'uso delle posate. Finalmente sono a casa e tra poco a ninna. Seguiteranno oltre al video della VrenzolAscetica altri video che faranno conoscere questo evento che si tiene ogni anno, prima della Pasqua, sull' Isola Di Procida de la Processione del Venerdì Santo.

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