http://www.youtube.com/watch?v=I36BMYxtPCI&feature=plcp&context=C454b0e1VDvjVQa1PpcFPcrj5fr_hQQJF8hHkyOrbmm9qPk8H3Ltw=
http://www.youtube.com/watch?v=skQ5ojq06y4&list=UUEQqc_lsAhfxfnKpoae5GaQ&index=1&feature=plcp
Nel giorno di Martedì 17 aprile alle 17.30 sono andata ad un’incontro importantissimo nel centro interculturale Nanà (Vico Tutti i santi, 65 – Napoli ) organizzato nell’ambito del progetto Altri Luoghi - Consultorio per la tutela dei diritti e della salute delle persone transessuali - dove è stato presentato il libro “ Elementi di Critica Trans “ a cura di Arietti, Ballarin, Cuccio e Porpora Marcasciano; in quell’occasione dove gli orari coincidevano con la performance di Scarlet LoveJoy non l’ho potuto fotografare, ma per fortuna vi era un mio sostituto che gli ha creato un video di tutto rispetto. Sono intervenuti la coautrice Porpora Marcasciano presidente del movimento Identità Transessuale, Paolo Valerio, Dipartimento di neuroscienze dell’Università Federico II, Andrea Morniroli, della cooperativa sociale Dedalus, Rosario Stornaiuolo, presidente Federconsumatori Campania e Giordana Curati, vice presidente nazionale Arci Lesbica il tutto organizzato da Daniela Lourdes Falanga e Loredana Rossi, associazione Transessuali Napoli. A seguire c’è stata la proiezione, dopo un ricco buffet, del film documentario Giorgio/Giorgia, storia di una voce di Mingozzi. L’evento è organizzato nell’ambito del progetto Altri Luoghi - consultorio a bassa soglia per la tutela dei diritti e della salute delle persone transessuali. Questo libro dal lontano ottobre descrive che nel 2006 le associazioni trans si riunirono tutte assieme a Bologna per discutere di una questione che riguardava la proposta avanzata dall’Osservatorio nazionale sull’identità di genere ( Onig ) di trasformare il transessualismo da Disturbo dell’identità di genere ( Dig ) in una forma di “malattia rara”. Una proposta apparentemente semplice ma non altrettanto chiara, che aveva aperto un inaspettato confronto. In quell’occasione prese forma l’idea, che aleggiava da tempo, di un seminario per riflettere sull’ esperienza di vita di ognun*, tracciando per quanto possibile il percorso della nostra storia, elaborare possibili strumenti per la creazione di un una coscienza critica del movimento trans! Più si approfondiva e si scandagliava la tematica ( come nel 2012 ), più la discussione si faceva appassionante e interessante perché mai prima di allora ci si era soffermati sulle questioni che riguardavano il nostro percorso, insomma la nostra vita. Il moralismo, la censura del sistema ma anche la discrezione, il pudore e l’autocensura delle persone transessuali stesse non avevano mai permesso di dire con parole proprie chi fossimo veramente, cosa sentissimo e anche cosa pensassimo di noi stesse. Quella giornata una sola riunione non bastò per rispondere e chiarire le mille questioni che erano venute alla luce, ma fu sufficiente per porre all’attenzione di tutt* l’urgenza di aprire nuovi spazi di riflessione più ampi e articolati. Al termine del seminario abbiamo cenato in una pizzeria de i tribunali e poi, grazie a Daniela, sono stata accompagnata a casa. Un pomeriggio che ha arricchito ancor di più l’opinione che abbiamo di noi stesse.
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