Dopo serate goliardiche passate in discoteca con amici,
l'indomani mattina il mio unico desiderio, anche se sono assonnata, è dedicarmi
allo spirito. Penso non ci sia energia migliore di trovare un cantuccio e
meditare; a Napoli ce ne sono molti di questi luoghi. Il cuore della pratica
della meditazione è il Dharma. Il suo scopo è quello di rendere la mente calma
e pacifica. Se la mente è pacifica, saremo liberi da preoccupazioni e disagi
mentali, e così potremo provare la felicità vera; ma se la mente non è
pacifica, troveremo molto difficile essere felici, anche se stessimo vivendo
nelle migliori condizioni. Se ci addestriamo nella meditazione, la nostra mente
diverrà gradualmente sempre più pacifica e noi sperimenteremo una forma di
felicità sempre più pura. Alla fine ci sarà possibile rimanere in uno stato
continuo di felicità, anche nelle circostanze più difficili. Il primo stadio
della meditazione è frenare le distrazioni e rendere la nostra mente più chiara
e più lucida. Tale stadio può essere portato a compimento per mezzo della
pratica di una semplice meditazione sul respiro. Il mio posto tranquillo dove
praticarla è andare nei chiostri delle chiese, dove esiste un'atmosfera di
calma profonda, adoro sentire il garrire solo delle rondini, oppure passeggiare
in silenzio su Via Caracciolo. Alla fine della giornata, i veleni mentali,
Samsara, creano un ciclo, che allontanano qualsiasi dolore portando una
agognata serenità.Vi ricordo che quando il mare è mosso, i sedimenti vengono
agitati e l'acqua s'intorbidisce, ma quando i venti calano, il fango si
deposita gradualmente sul fondo, e l'acqua diventa chiara. Allo stesso modo,
quando il flusso incessante dei pensieri che ci distraggono si calma,
attraverso la concentrazione sul respiro, la mente diventa insolitamente lucida
e chiara.